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Fisioterapia dopo una protesi d’anca o di ginocchio

  • Immagine del redattore: Nicolò Giordano
    Nicolò Giordano
  • 26 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Cosa succede dopo l’intervento e perché il movimento è fondamentale

Ogni anno molte persone si sottopongono a un intervento di protesi all’anca o al ginocchio per migliorare la qualità della propria vita, ridurre il dolore e recuperare mobilità.

L’intervento chirurgico, però, è solo il primo passo: per tornare davvero attivi e indipendenti serve un percorso di riabilitazione guidato e progressivo.


Perché viene impiantata una protesi?

L’articolazione dell’anca o del ginocchio può deteriorarsi per varie cause, tra cui:

  • Artrosi avanzata

  • Fratture

  • Malattie reumatiche

  • Malformazioni o lesioni precedenti


Quando il dolore diventa continuo e limita le normali attività quotidiane, la chirurgia può essere la scelta migliore. La protesi sostituisce le superfici articolari danneggiate con componenti artificiali che permettono di muoversi più facilmente e senza dolore.


Dopo l’intervento: cosa aspettarsi

Il recupero inizia molto presto, spesso già il giorno successivo all’operazione. I primi obiettivi sono:

  • Riprendere a camminare con l’aiuto di un supporto

  • Iniziare a muovere l’articolazione

  • Ridurre il gonfiore e il dolore


Con il passare dei giorni, l’attenzione si sposta su:

  • Recupero della forza muscolare

  • Controllo dell’equilibrio e della stabilità

  • Ripresa delle attività quotidiane (alzarsi da una sedia, salire le scale, vestirsi)


Un percorso di riabilitazione ed esercizio terapeutico strutturato aiuta a evitare complicazioni come rigidità articolare, dolore persistente o schemi di movimento alterati.


Il recupero dopo una protesi d’anca

Nel caso dell’anca, il lavoro si concentra su:

  • Mobilità dell’articolazione

  • Rinforzo muscolare della regione glutea e della coscia

  • Rieducazione al cammino


Durante le prime settimane, si eseguono esercizi semplici anche da seduti o da sdraiati. Gradualmente si passa a movimenti più complessi, con lo scopo di migliorare stabilità e coordinazione.

La maggior parte delle persone riesce a camminare senza bastoni o stampelle dopo circa un mese. In genere, le attività quotidiane leggere si riprendono entro due mesi, mentre per tornare a una piena autonomia possono servire fino a tre mesi.


Il recupero dopo una protesi di ginocchio

Il ginocchio ha una struttura più complessa rispetto all’anca, e per questo il recupero può essere più lungo e delicato. Gli obiettivi principali sono:

  • Raggiungere una buona flessione e completa estensione

  • Ridurre dolore e gonfiore

  • Rinforzare i muscoli della coscia

  • Migliorare equilibrio e deambulazione


Nei primi giorni è fondamentale lavorare sull’estensione completa della gamba, che spesso è più difficile da recuperare. La flessione migliora gradualmente con esercizi quotidiani.

Il dolore può persistere per diverse settimane, ma tende a diminuire con il movimento regolare. Il miglioramento più evidente avviene nei primi due o tre mesi. Per raggiungere un recupero completo e stabile può volerci più tempo, anche fino a sei mesi o oltre.


Il ruolo dell’esercizio guidato nel recupero

Il movimento è la chiave per un buon recupero. Esercizi mirati aiutano a:

  • Ridurre dolore e gonfiore

  • Migliorare la mobilità articolare

  • Aumentare la forza e la resistenza

  • Recuperare equilibrio e coordinazione

  • Tornare a camminare senza difficoltà


È importante eseguire gli esercizi corretti al momento giusto, seguendo un percorso graduale. Forzare troppo presto può causare problemi, così come muoversi troppo poco può rallentare la guarigione.


Conclusioni

La sostituzione delle superfici articolari dell’anca o del ginocchio è un intervento molto efficace per ridurre il dolore e migliorare la mobilità. Ma è solo il punto di partenza.

Un recupero efficace si basa su un programma di esercizi ben strutturato e adattato ai tempi e alle caratteristiche di ogni persona.

Seguire questo percorso con costanza permette di ritrovare fiducia nel movimento, riprendere le attività quotidiane e tornare a una vita attiva e autonoma.


 
 
 

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